#11. PODCAST | Un parto in casa tanto desiderato: la storia di Giada | NASCIAMO TUTTI COSÌ

Podcast: Nasciamo tutti così
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#11. PODCAST | Un parto in casa tanto desiderato: la storia di Giada | NASCIAMO TUTTI COSÌ
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Video podcast episodio 11

Trascrizione podcast episodio 11

Rivincita 

Attesa

Paura

Fiori

Quattro parole capaci di riassumere il mio secondo viaggio nella maternità.

Rivincita perché mi sono sentita sconfitta e violata, nella mia prima esperienza di donna che si appresta a dare la vita.

Mi sono sentita esclusivamente un corpo-contenitore da cui ne andava fatto uscire un altro.

Mi sono sentita paziente da curare, quando in realtà la mia unica malattia era la vita.

Non sono stata partecipe attiva del nostro viaggio, ho subito l’eccessiva medicalizzazione e ho impiegato molto tempo per metabolizzare l’esperienza di nascita della mia prima figlia, in una illuminatissima e fredda sala parto.

Credo che nessuno degli operatori in sala mi abbia veramente mai guardata negli occhi.

Sono stata sfortunata.

Questo ho pensato per molto tempo, ma in fondo sapevo che non era stata solo sfortuna. 

Mi è stato tolto molto, la guida in un momento così potente e al contempo delicato, la fiducia nel mio istinto.

Ma ho avuto la mia seconda occasione, la mia rivincita. 

Una notte, nella mia casa, insieme a mio marito, mia figlia e a due ostetriche meravigliose, ho vissuto l’esperienza più forte e appagante che abbia mai provato in questa vita. 

Ho accompagnato la mia seconda bambina alla luce con la consapevolezza di essere, finalmente, in grado di farlo senza interferenze. senza forzature né pressioni ma con una immensa fiducia.

Fiducia in me stessa, nella mia bambina.

Fiducia che le persone intorno avevano in noi.

Attesa.

La mia piccola mi ha messa faccia a faccia con la mia più grande paura. 

Mi ha dato modo di affrontarla e trarne un grande insegnamento. 

Il mio grande limite, la capacità di lasciare la guida, di concedermi di perdere il controllo

Ho dovuto imparare ad aprirmi e ad accoglierla.

Ero pronta a partorire allo scoccare delle 38 settimane, come era accaduto la prima volta. 

Ma i giorni passavano ed io fremevo sempre più.

Più fremevo, più le cose sembravano procedere sempre identiche al giorno precedente, anzi mi apparivano quasi immobili. 

Desideravo più di ogni altra cosa accogliere la mia creatura nella mia casa, circondata dalla mia famiglia. 

Avevamo lavorato molto affinché questo potesse accadere, ma non si sarebbe potuto aspettare oltre e di lì a poco sarei dovuta andare in ospedale.

Ma è successo qualcosa.

Quel pomeriggio di fronte al mare ho mollato davvero, ho lasciato andare.

Mi sono scrollata la responsabilità di questa, apparente, immobilità dalle spalle. 

Non dipendeva più da me.

Io ero arrivata fino a lì, avevo fatto tutto il possibile, adesso dovevo lasciare il comando e affidarmi a quello che aveva in serbo per noi la mia bambina. 

Le ho parlato e mentre lo facevo ho sentito quanto fosse reale quel nostro linguaggio, è stato un momento molto emozionante.

Dopo poche ore da quel pomeriggio tutto si è acceso, e il nostro viaggio si è concluso con i nostri corpi abbracciati.

Ad oggi ho capito che il mio mettermi da parte è stato il mio farle spazio, ancora quel tanto che le occorreva per venire da me.

Paura. 

È stato strano, a tratti surreale, nella mia mente  c’è una gravidanza prima del covid e una durante. 

un giorno, mentre la mia bimba mi cresceva dentro il mondo è cambiato ed io ho avuto paura. da questa paura è nata la nostra scelta di partorire a casa. 

E così ci siamo realmente informati e abbiamo scoperto che anche nel nostro piccolo paese sarebbe stato possibile farlo. 

eravamo tutti costretti a non uscire, ma lei no, lei doveva farlo. e se noi eravamo obbligati a stare in casa è proprio in quella casa, in tutta la sicurezza e il tepore che potevamo offrirle, che lei sarebbe nata.

Fiori.

Questa è una storia di magia.

Mia figlia è nata il 17 maggio.

Piena primavera.

Dove tutto è in fiore, tutto sboccia.

Ed io nell’attesa del suo arrivo in questa parte di mondo ho iniziato a raccogliere fiori.

Inconsapevolmente 7 giorni prima del suo arrivo ho iniziato a fare piccoli mazzolini durante le passeggiate con la mia bimba grande.

Ogni giorno mi chiamavano fiori diversi, ed io li raccoglievo, li appoggiavo sulla mia panciona grandissima e scattavo una foto.

Immaginando quegli stessi fiori come decoro della sua nascita.

Questi fiori ogni giorno erano sempre più belli, freschissimi, non perdevano un petalo.

Le ultime che ho raccolto sono state 3 rose profumatissime, due grandi e una piccola.

La notte della sua nascita ho guardato quel mazzolino, ho respirato, c’ero, il momento era arrivato! 

Ho acceso vicino una candela e mi sono abbandonata al viaggio. 

Penelope è arrivata come una bomba, è esplosa come esplodeva la primavera fuori alle 3 di notte. 

E i fiori? 

Mi sono tremate le gambe quando durante mattina sovrapensiero mi sono girata e i fiori erano tutti appassiti! 

Tutti.

Quelli di una settimana prima e gli ultimi raccolti. 

Affascinante, emozionante! 

Io non so che cosa sia successo, ma so quanto avevo caricato di intenzioni quei fiori…

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Ciao sono Dalila, di mestiere aiuto le madri a dare alla luce i loro bambini con me c’è Carlotta, che aiuta le parole a mettersi in fila e creare immagini.

Siamo qui, insieme, per tentare di raccontarvi che cosa accade quando un bambino sceglie che è il momento di vedere il mondo, o quando è la natura a scegliere per lui.

Grazie ai vostri racconti, vi porteremo lì dove accade la magia, dove da un corpo se ne creano due.

Siamo Dalila e Carlotta e questo è “Nasciamo tutti così”, primo podcast italiano di storie di parto. 



Per saperne di più sul parto in casa ti consiglio questo articolo dove rispondo a tutte le domande più googlate!



Grazie per aver seguito questo episodio, ringrazio ancora una volta Giada  per il suo prezioso racconto, grazie a Carlotta che  cura con passione  la stesura degli episodi. 

E grazie di cuore a tutti voi che ci avete seguito in questa seconda stagione di nasciamo tutti così!

Se il podcast vi piace potete lasciarci una recensione tramite apple podcast, per contattarci o conoscerci meglio ci trovate su instagram come dalilaostetrica e ourlifewithblueblinds.

Alla prossima settimana con una nuova nascita!

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